Dislessia

Cos’è la dislessia?

La dislessia è un disturbo dell’apprendimento, proprio come la disortografia e la discalculia. Questi disturbi hanno in comune la modifica della capacità di conservare, comprendere, recuperare o comunicare informazioni, interferendo così con l’apprendimento scolastico.

Si manifesta principalmente nei ragazzi, in assenza di disturbi neurosensoriali, difficoltà socio-culturali e questo, nonostante un’adeguata scolarizzazione. La dislessia non è una malattia; è un sintomo, cioè la manifestazione di un disordine nella funzione della lingua scritta. Questo sintomo ha molteplici sfaccettature, che evolvono a seconda dell’età, dell’intensità del disturbo e delle circostanze della vita di ogni persona. 

Definizione di dislessia

La dislessia è un disturbo dell’apprendimento di origine neurologica. È quindi un problema di funzionamento del cervello, e non è legato all’intelligenza dell’individuo. Il cervello delle persone con dislessia ha difficoltà a percepire e analizzare i suoni nelle parole in modo accurato e rapido, mentre altre aree del cervello funzionano normalmente.

Un bambino con dislessia ha difficoltà a riconoscere le parole scritte. Questo disturbo compare fin dai primi momenti dell’apprendimento della lettura, quando al bambino viene insegnato a cogliere l’ortografia, i fonemi e le sillabe, insomma a decodificare le parole. Durante la lettura, il bambino dimentica le lettere, le inverte o le sostituisce con altre senza farlo apposta, il che influisce sulla velocità e sulla precisione della sua lettura.

Alcuni bambini dislessici, tuttavia, non commettono errori durante la lettura, ma la loro velocità di lettura è molto lenta. In ogni caso, il bambino che soffre di dislessia può avere difficoltà a capire cosa legge, anche se legge lentamente, e a correggere gli errori.

Diversi studi suggeriscono che la dislessia è ereditaria. La probabilità che un bambino sia dislessico sale al 50% se uno dei suoi genitori è dislessico o se qualcuno in famiglia ha un disturbo del linguaggio. D’altra parte, non tutti i bambini che hanno difficoltà di lettura hanno la dislessia. Alcuni, ad esempio, hanno un disturbo del linguaggio orale, chiamato disfasia, che influisce sull’apprendimento della lingua scritta.

Come si manifesta la dislessia

Un bambino con dislessia ha difficoltà a leggere le parole, che si manifestano in diversi modi. Ad esempio, il bambino potrebbe avere difficoltà ad associare le lettere scritte ai suoni corrispondenti (es. il suono della “o”). Questo compito è ancora più difficile per lui quando una lettera non corrisponde sempre allo stesso suono (ad es. la g in “gatto” e in “gelato”). I bambini con dislessia hanno la tendenza a confondere le b con le d, o le p con le q.

Il bambino può anche leggere dimenticando, aggiungendo o invertendo suoni nelle parole e confondere parole simili. Inoltre, potrebbe avere difficoltà a riconoscere rapidamente parole che non possono essere decodificate lettera per lettera. A volte il bambino con dislessia potrebbe non presentare errori di interpretazione, ma la sua lettura è molto lenta.

Grazie all’apprendimento e alla pratica, la maggior parte dei bambini arriva a leggere automaticamente. Ma questo apprendimento è molto più difficile per il bambino dislessico. Un bambino con dislessia ha anche difficoltà a scrivere perché questa attività richiede le stesse abilità della lettura.

Come la dislessia influisce sull’apprendimento

Un bambino con dislessia usa molta energia per decodificare o riconoscere le parole, nonostante la pratica. Questo è il motivo per cui generalmente non legge abbastanza, il che non gli permette di migliorare nella lettura o di imparare nuove parole o nuove conoscenze.

In alcuni bambini, questa mancanza di lettura danneggerebbe persino lo sviluppo del linguaggio orale. Infatti, un bambino dislessico non è in grado di costruire frasi complesse, capiscono meno bene le inferenze e certi giochi di parole, ecc. Queste difficoltà possono portare a una perdita di autostima, motivazione e interesse per tutto ciò che riguarda la lettura, o anche la scuola in generale.

Le difficoltà di lettura possono quindi avere ripercussioni sull’apprendimento e persino portare al fallimento scolastico. Poiché la dislessia persiste nel tempo, le persone con dislessia vivono tutta la loro vita con gli effetti di questo disturbo.